Hai mai guardato uno dei tuoi film preferiti pensando: “chissà come sarebbe questo film se il regista sostituisse tutte le armi con dei bastoni selfie!?” No? Beh, neanche noi, ma qualcuno lo ha fatto e i risultati sono sorprendentemente divertenti!
Arriva il drone all’idrogeno, 4 ore di autonomia
Arriva il drone all’idrogeno HyDrone 1800 con 4 ore di autonomia
L’autonomia dei droni multirotori alimentati con le ormai tradizionali batterie LiPo è uno dei pochi punti deboli di questi mezzi che se riuscissero a volare più a lungo potrebbero svolgere compiti come missioni di ricerca e soccorso in vaste aree, ispezioni e monitoraggi di sicurezza prolungati e molto altro sfruttando a pieno la capacità di decollo e atterraggio verticale e lo stazionamento in un punto preciso del cielo.
La cinese MMC ( Micro Multi Copters Aero Technology ) domenica scorsa ha presentato in una affollata conferenza a Shenzhen il primo drone multirotore alimentato ad idrogeno pronto per la vendita.
Si tratta dell’ HyDrone 1800, un esacottero in configurazione ad H con una autonomia di volo di 4 ore e con tempo di ricarica di solo 1 minuto che può volare ininterrottamente per 100 km. L’idrogeno è contenuto ad una pressione di 30 MPa in un serbatoio appositamente costituito in fibra di carbonio.
Il più giovane fotografo di National Geographic
A 5 anni stupisce tutti con le sue fotografie
Hawkeye Huey va all’asilo, ma non è un bambino come tutti gli altri: è il più giovane fotografo di National Geographic. Il suo profilo instagram, che vanta la bellezza di 138000 follower, si è piazzato quarantesimo nella lista dei 100 migliori profili instagram redatta dalla rivista Rolling Stones.
Due traguardi niente male, considerando che Hawkeye ha solo cinque anni.
Accompagnato dal padre, il fotografo di National Geographic Aaron Huey, Hawkeye ha intrapreso un viaggio di 18 mesi nella parte sud-occidentale degli Stati Uniti. In questo arco di tempo ha scattato meravigliose fotografie come queste. Hawkeye e suo padre hanno recentemente lanciato una campagna di crowdfunding per realizzare un libro che raccolga tutti gli scatti del giovanissimo fotografo. Nel frattempo non possiamo che augurarci che il bimbo continui su questa strada, perché se è vero che chi ben comincia è a metà dell’opera, il piccolo Hawkeye Huey è destinato a grandi cose. A seguire alcune foto del piccolo.
Il light painting
IL LIGHT PAINTING: COME SI REALIZZA?
Il light painting è una tecnica fotografica che permette di realizzare scatti molto particolari direzionando un fascio di luce controllato solo nei punti di interesse dell’immagine, scattando con tempi mediamente lunghi ed utilizzando i fasci luminosi come se fossero un pennello.
Molto utile nella fotografia notturna per illuminare soggetti altrimenti bui, si è affermato molto anche nello still-life per il controllo della luce che permette di dare. Alcuni fotografi la utilizzano anche per realizzare veri e propri disegni di luce con l’utilizzo di un laser molto concentrato e ripassando solo i contorni del soggetto, oppure realizzando scritte e disegni come nell’immagine d’esempio.
Esempio di light painting, di Michael Bosanko
La tecnica è molto interessante e permette di realizzare nature morte con un’illuminazione molto particolare ed affascinante.
IL LIGHT PAINTING:
- Scegliere una stanza buia, con le finestre chiuse e nessun tipo di illuminazione ambientale.
- Posizionare un telo nero sullo sfondo (a circa 40 centimetri).
- Scegliere la composizione, in questo caso un tagliere in legno con soggetti autunnali.
- Posizionare la fotocamera sul cavalletto e mettere a fuoco il soggetto.
- Impostare la fotocamera in manuale, tempo pari a 25 secondi e diaframa tra f18 a f22. Iso 200.
- Spegnere la luce.
- Scattare con autoscatto di 10 secondi per evitare il micromosso.
- Con una torcia tascabile a luce calda e poco potente (3V) illuminare il soggetto.
- Spostarsi continuamente nei punti di maggior interesse per tutta la durata dell’esposizione.
La tecnica del light painting non si limita allo still life, può essere anche utilizzata per disegnare con la luce su diverse superfici, come ad esempio in notturna con un laser sul muro di una casa o con una torcia su edifici di grandi dimensioni, oppure in posa B con dei lampi di flash su spazi molto grandi.
Come sempre l’unico limite è la fantasia, vi consiglio quindi di prendere una torcia, il cavalletto, la fotocamera ed andare a sperimentare questa nuova tecnica appena scende il sole.
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